PLANTARI PER SPORTIVI

Coloro che si limitano a studiare e a trattare gli effetti della malattia sono come persone che si immaginano di poter mandare via l’inverno spazzando la neve sulla soglia della loro porta. Non è la neve che causa l’inverno, ma l’inverno che causa la neve.

Theophrastus Paracelsus(1493-1541)

Tutt’altro discorso invece per quello che riguarda lo svolgimento di Attività Sportive.

Infatti anche nello Sport Italiano più popolare “il CALCIO” gli infortuni di Distorsioni alla Caviglia, al Ginocchio, ecc. hanno avuto un drastico abbassamento di percentuali, questo grazie all’uso di Plantari, perchè al di la che si abbia oppure no Patologie, il Plantare nello Sport ha il compito di PREVENIRE.

Non per niente tanti sono gli Atleti Professionisti di varie discipline sportive che fanno o hanno fatto uso di Plantari e vediamone alcuni:

Michael Schumacher, ex pilota della Ferrari, ha utilizzato per diversi anni una calzatura di peso inferiore ai 180 grammi, dove l’intersuola della stessa era un plantare anatomico costruito sul suo piede.

Valentina Marchei, già campionessa italiana di pattinaggio, utilizza da diversi anni un plantare anatomico nei suoi specialissimi pattini. Il plantare vola con lei in acrobazie sublimi.

Paolo Savoldelli, due volte vincitore del Giro d’Italia, utilizza da anni uno specialissimo plantare anatomico che gli consente le celebri picchiate che l’hanno reso famoso.

Andrea Colombo, già campione europeo juniores dei 200 metri, dopo una frattura da fatica al metatarso, ha ottenuto tutti i suoi record personali su 100 e 200 metri con un plantare anatomico utilizzabile nelle leggerissime scarpe chiodate.

Umberto Pusterla, nazionale di cross a quasi quarant’anni, utilizza sempre un plantare che protegge i suoi fragilissimi tendini di Achille.
Antonello Martines, esperto alpinista di fama, ha scalato diversi 8000 metri con ai piedi i plantari più “alti” al mondo.

Ben quattro atleti della nazionale keniana, plurimedagliati a campionati mondiali ed olimpiadi, si allenano e gareggiano con leggerissimi plantari anatomici a tre densità.

Inoltre i Plantari nello Sport oltre a contrastare e prevenire alcune Patologie e quindi ad essere indispensabili sono utili per migliorare le proprie prestazioni.

Nella CORSA:

Correre è oggi passione di molti ma improvvisarsi podisti di lunga lena può essere pericoloso per i piedi ed alcuni parti del corpo che proprio durante la corsa sono molto sollecitate. Un piede che sopporta il normale cammino può non essere funzionalmente adatto per la corsa o quanto meno può presentare alterazioni di un certo significato.

Per correre il piede deve trovare il giusto rapporto con la superficie di appoggio: in questo modo può esprimere al meglio le sue potenzialità e fare in modo che tutto il sistema rimanga in equilibrio.

Questo importantissimo mezzo per esprimere al meglio la funzionalità del piede è il plantare fatto in relazione alle esigenze del singolo, l’amplicettore per chi non presenta particolari patologie emergenti: di leggerissimi materiali compositi a tre densità assolve al meglio il ruolo di veicolare le forze e fare in modo che il gesto motorio della corsa diventi fluido e funzionale.

DISCIPLINE DELL’ATLETICA:

Le molteplici discipline dell’atletica leggera, dalla velocità al mezzofondo, dalle corse ad ostacoli ai salti ed ai lanci costituiscono per il piede e tutto il sistema motorio dell’arto inferiore un fattore di sovraccarico non indifferente. Se il tutto non risulta funzionare in modo equilibrato e funzionale molte sindromi infiammatorie possono risultare all’ordine delgiorno.

Uno dei mezzi atti a garantire il miglior funzionamento delle spinte ed a tutelare un ottimale utilizzo di tendini, muscoli, articolazioni è il plantare, un’interfaccia personalizzata da inserire nella calzatura allorquando si possono evidenziare deficit di carattere biomeccanico. L’amplicettore è un nuovo elemento per sfruttare al meglio le caratteristiche di sensibilità propriocettiva del piede, dedicato a chi non ha particolari problemi ma vuole tutelare la propria salute sportiva.

CALCIO:

Il piede nel calcio rappresenta allo stesso tempo un sistema di locomozione sofisticato ed anche uno strumento balistico di estrema precisione. Calciare il pallone significa convertire degli impulsi motori dell’arto inferiore in elementi propulsivi nei confronti di una sfera che determina le finalità del gioco.

Plantari e amplicettori utilizzati rispettivamente in chi presenta patologie o difetti di natura biomeccanica e negli atleti sani sono un elemento evolutivo nella ricerca del miglior equilibrio funzionale oltre che uno strumento tecnico/balistico. L’evoluzione e la ricerca medica applicata allo sport ha dimostrato come la cura del particolare possa contribuire a preservare l’atleta nel tempo e come la cura del piede possa avere dei risvolti favorevoli su tutta la gestualità atletica del corpo.

TENNIS:

Il tennis è notoriamente uno degli sport più complessi tra quelli molto praticati. Unire doti atletiche a quelle più squisitamente tecniche con gestualità complesse non è dote alla portata di tutti. Se a tutto questo aggiungiamo i molteplici manti dove è possibile praticare questo sport capiamo come capacità di adattamento e coordinazione neuro-motoria di livello possono diventare elementi importanti ai fini dell’apprendimento e dell’evoluzione tecnica del singolo.

Il piede, in tutto questo gioca un ruolo determinante sia ai fini della qualità degli spostamenti, sia come elemento posturale quando viene colpita la pallina: in questo momento le forze devono essere veicolate da un tramite che passa comunque dalla superficie di appoggio e tale vincolo può essere ottimizzato.

Nel caso di situazioni di sovraccarico funzionale il plantare può giocare un ruolo importantissimo come elemento di riequilibrio del sistema, più semplicemente l’amplicettore può collaborare alla migliore funzionalità del piede potenziando le capacità propriocettive.

CICLISMO:

La miglior trasmissione dell’impulso tra piede e pedale costituisce uno degli elementi tecnici di massima importanza nello sport del ciclismo. L’obiettivo di un risparmio energetico e quello di una resa ottimale non sono miraggi irrealizzabili. Se, per quanto riguarda la calzatura e l’attacco pedale, sono stati fatti grandi sforzi e miglioramenti la cura dell’interfaccia piede calzatura era stata per certi versi sottovalutata.

Oggi, con l’introduzione di strumenti atti a favorire l’amplicezione ed a leggerissimi plantari nei casi nei quali è necessaria una vera e propria correzione biomeccanica, l’ottenimento della miglior trasmissione dell’impulso motorio è vicino.

PALLAVOLO:

La pallavolo è uno sport con elementi tecnici che richiedono un elevato impegno di tutto l’arto inferiore sia nelle fasi di elevazione che in quelle di ricaduta dove per situazioni occasionali di gioco l’appoggio può rivelarsi non sempre ottimale. Il piede è l’elemento motorio fondamentale e per certi versi caratterizza anche le capacità atletiche del singolo. La sua cura, la prevenzione degli infortuni che lo possono riguardare, e la possibilità di estrapolare una sua resa ottimale non sono elementi da trascurare.
Oggi, con l’introduzione di strumenti atti a favorire l’amplicezione ovvero migliorativi della stessa sensibilità del piede ed a leggerissimi e funzionali plantari, nei casi di una patologia emergente o difetti biomeccanici, è possibile ottimizzare la trasmissione dell’impulso motorio nello specifico gesto atletico.

BASKET:

Il basket è uno sport di squadra dove il contatto diretto con l’avversario, e talvolta anche quello con i compagni di squadra, costituisce un elemento particolarmente traumatizzante per le caviglie e le ginocchia. Gli elementi tecnici legati poi all’elevazione ed alla conseguente ricaduta creano uno stress non indifferente soprattutto quando l’attività ed i traumi si accumulano nel tempo.

Il ruolo del piede e la sua salute diventano per certi versi imprescindibili e la sua tutela uno dei passi irrinunciabili per il giovane atleta così come per l’atleta evoluto.

Il plantare nel caso di esiti traumatici o patologie emergenti e l’amplicettore come elemento di prevenzione in chi sta bene sono strumenti tecnici di cura del proprio corpo: di leggerissimi materiali compositi costituiscono un fattore antitraumatico importantissimo.

GOLF:

Nella pratica del golf vi sono due importanti elementi da tenere in considerazione: l’equilibrio posturale al momento del gesto tecnico ed il cammino su terreni non sempre regolari. Per quanto riguarda la postura del corpo al momento di impattare la sfera, l’appoggio bipodalico garantisce una valida stabilità, ma gli elementi torsionali in atto rendono più difficile l’equilibrio. Ecco allora che il plantare può risultare determinante ai fini della miglior stabilità dell’appoggio favorendo la trasmissione delle forze soprattutto nei momenti nei quali il gioco di semiflessione degli arti inferiori diventa parte integrante del gesto tecnico.

Per quanto riguarda invece la semplice funzione deambulatoria il plantare può risultare di grande aiuto in relazione al cammino prolungato su prati e pendii non sempre regolari: ottimizzando la distribuzione del carico sulla superficie di appoggio collabora ad alleviare lo stress muscolare al passare delle ore.

PATTINAGGIO:

Certamente il pattinaggio rappresenta la massima espressione della gestualità artistica e le capacità coordinative rappresentano parte integrante del gesto atletico. Gli impulsi motori dell’arto inferiore sono veicolati attraverso il sistema piede/pattino ad una superficie come il ghiaccio che esalta al massimo livello le capacità neuro-sensoriali dell’apparato locomotore.

Allo stesso tempo sono richieste caratteristiche di sensibilità e di stabilità apparentemente in contrapposizione: plantari e/o amplicettori possono essere elementi determinanti in situazioni di equilibrio precario. In talune situazioni estreme come nell’atterraggio dai salti possono garantire all’atleta la miglior funzionalità del piede.

AUTOMOBILISMO:

L’esperienza diretta dei medici sui piloti di formula 1 del team Ferrari ha dimostrato la bontà dei principi biomeccanici che animano le più sofisticate realizzazioni plantaristiche. La sensibilità necessaria nel gestire il rapporto piede/pedaliera viene esaltata dalla miglior interfaccia tra piede e calzatura. La moltiplicazione esasperata delle forze gravitarie applicate, costituisce poi un elemento di sovraccarico non trascurabile nelle fasi di decelerazione dove il piede esercita una duplice funzione nell’azionare i comandi e nello smorzare la pressione dello stesso corpo pur trattenuto dai sistemi delle cinture di sicurezza.

Lo studio di materiali a bassa portanza, leggeri ed allo stesso tempo resistenti ha fornito un contributo per certi versi “storico” dove per la prima volta calzatura e plantare hanno fatto parte di un unico progetto insignito dei più importanti riconoscimenti mondiali di design applicato alla scienza.

ESCURSIONISMO:

Il cammino prolungato, la stazione eretta protratta nel tempo, sono elementi di stress per il piede ma anche per il circolo venoso periferico. Se la calzatura tecnica ha fatto importanti passi negli ultimi anni a migliorare il comfort e la resa sui diversi terreni, ad essa è oggi possibile abbinare un plantare che unisce le migliori caratteristiche correttive dell’appoggio ad esigenze funzionali.
Anche da un punto di vista circolatorio un giusto stimolo al ritorno periferico, collabora al meglio per togliere parte dello stress: i materiali a portanze differenziate con cui sono elaborati i plantari oltre a garantire la migliore stabilità dell’appoggio migliorano il ritorno venoso.

ALPINISMO:

Già all’inizio degli anni ottanta plantari tecnici realizzati in materiali poliuretanici hanno accompagnato diversi scalatori italiani in imprese over 8000. Negli anni novanta con l’indiscussa affermazione dei materiali vinilici (EVA), più duttili e leggeri, il plantare si è affermato anche come strumento tecnico oltre che elemento ortopedico. Il suo utilizzo in situazioni limite sia per quanto concerne le condizioni ambientali che l’impegno fisico conferma la necessità di una ricerca sempre più mirata in tal senso.

Ben sapendo quanto può risultare determinante ogni forma di risparmio energetico in quota, il plantare si propone di ottimizzare il lavoro muscolare degli arti inferiori nelle situazioni estreme. Anche da un punto di vista termico, i materiali vinilici, rispondono al meglio assecondando le necessità di bassa dispersione alle temperature più rigide.

SCI DI FONDO:

L’evoluzione dei materiali, della tecnica, delle piste ha portato a cambiamenti importanti negli ultimi anni ed anche se la tecnica classica rimane un punto fermo della gestualità fondistica, il “pattinato” rimane la forma di sciata più praticata ed allo stesso tempo più impegnativa da un punto di vista biomeccanico. Il decentramento mediale del carico nella fase di spinta richiede infatti oltre che una calzatura idonea in termini di rigidità anche un notevole equilibrio posturale, doti che non sempre sono alle portata di tutti.

Ecco allora che lo studio dell’appoggio del piede risulta importante non solo in relazione al comfort del piede all’interno della calzatura tecnica, ma anche ai fini prestativi facendo in modo che tutta la muscolatura estrinseca del piede lavori in sinergia gestuale. Il plantare moderno si integra perfettamente all’interno della calzatura, personalizzandola al meglio ed economizzando il gesto tecnico.

SCI DA DISCESA:

Lo sci è una disciplina dove l’impulso della contrazione muscolare dell’arto inferiore deve essere trasmessa nel più veloce tempo possibile. In condizioni di particolare impegno abbiamo che afferenze sensoriali relative alle asperità della neve giungono ad ottenere una risposta in termini di contrazione muscolare con tempi nell’ordine dei 200 m sec. Di qui è facile capire come la trasmissioni degli impulsi sia in entrata che in uscita, attraverso il piede, risulta determinante ai fini della qualità della sciata.

Il plantare nei casi di patologie del piede ed ancor più semplicemente l’amplicettore per chi vuole ottenere la miglior resa risultano strumenti di fondamentale importanza per lo sciatore: essenziali, fatti di leggerissimi materiali compositi a più densità costituiscono un importante elemento di aiuto tecnico per migliorare la tecnica di sciata.

Come utilizzare il plantare o l’amplicettore:

Ecco alcune considerazioni di carattere generale per il raggiungimento degli obiettivi grazie all’utilizzo del plantare o dell’amplicettore:

1) Per ottenere un plantare/amplicettore delle giuste dimensioni è opportuno fornire un campione della dima (forma) dell’interno della calzatura dove lo si vuole utilizzare. Dime diverse richiedono plantari di lunghezze diverse.

2) Il plantare va utilizzato per almeno due settimane esclusivamente per il cammino ed in modo progressivocominciando con qualche ora al giorno aumentando progressivamente tale periodo di uso fino a coprire l’intera giornata attiva. L’adattamento è soggettivo: nel caso di correzioni biomeccaniche importanti può richiedere anche qualche mese.

3) La formazione di vesciche a livello cutaneo là dove il plantare crea attriti e pressioni correttive è possibile. Vanno trattate con Mercuro Cromo e sono destinate a scomparire nel tempo.

4) In relazione all’utilizzo del correttivo nell’attività sportiva è opportuno adottare calze idonee e tecniche con l’interno in spugna. La scarpa sportiva non deve interferire dall’interno condizionando il posizionamento del plantare che deve poggiare su di una superficie piana.

5) La durata media del plantare o dell’amplicettore è di un anno. Dopo tale periodo lo strumento può perdere le proprie caratteristiche e va sostituito o per lo meno valutato dagli esperti.

lara di rado
lara di rado
2022-07-13
Professionista di alto livello. Sono cliente da più di 10anni e per ogni problema mi ha sempre scelto la terapia più appropriata. Bravissimo
Andrea Levrone
Andrea Levrone
2022-07-08
Serio, professionale, attento ai particolari. Diagnosi giuste prima ancora di ricevere gli esiti di risonanza e lastre.
Emiliano Cena
Emiliano Cena
2022-07-07
Preciso e accurato nella diagnosi, efficace nelle cure e nei trattamenti. 5 stelle sono poche per i risultati ottenuti!
Noemi Mango
Noemi Mango
2022-07-06
Molto bravo e professionale , sono andata per dolori cervicali , persona molto disponibile
angela surriano
angela surriano
2022-07-06
Una persona davvero gentile, paziente... avevo un problema alla schiena e lui me lo ha risolto in poco tempo! Davvero lo consiglio! Grazie di cuore
Barbara D'Alonzo
Barbara D'Alonzo
2022-07-06
Preparato e professionale mi ha risolto il problema della sciatica!

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